“Un capitano, c’è solo un capitano…”
Raccontare in poche righe quello che è successo in questi giorni non è impresa facile. Prima di partire per i Giochi di London 2012 non sapevo cosa aspettarmi, sapevo solamente che avrei dato tutto il mio supporto e tutto il fiato che avevo in gola.
Arrivato a Londra le emozioni si sono amplificate così tanto che ora sarebbe impossibile descriverle. Tanti paesi, culture e volti differenti uniti in un’unica città per rincorrere lo stesso Sogno. All’Excel Arena, il giorno prima delle gare di Carlo Molfetta e Mauro Sarmiento, tutto sembrava surreale e l’euforia l’ha fatta da padrone. Io e i miei amici abbiamo assistito a delle belle gare di Taekwondo, ma arrivato il momento delle premiazioni il mio pensiero si è subito catapultato a quello che sarebbe accaduto nei due giorni seguenti.
Nella mia mente e nel mio cuore s’è accavallato tutto! Passioni, lavoro, sentimenti e amicizie nella mia vita ormai hanno un unico filo conduttore chiamato Taekwondo e riuscire a gestire tutti questi stati d’animo non è stato semplice.
Quello che dunque mi è sembrato quindi più giusto è stilare due liste.
La prima con le 10 cose dei Giochi che non dimenticherò mai nella vita:
- L’inno Nazionale cantato in tribuna mentre Carlo guardava il Tricolore.
- Il momento in cui l’arbitro ha decretato la vittoria di Molfetta.
- L’urlo liberatorio sotto la tribuna di Mauro Sarmiento dopo la conquista del Bronzo.
- Il calcio in testa da 3 punti che ha permesso a Molfetta di pareggiare il terzo round della finale negli ultimi secondi.
- L’abbraccio in mondo visione che io e miei amici ci siamo dati dopo la vittoria tra lacrime, sorrisi e urla.
- Il coro “Un capitano, c’è solo un capitano…”
- La madre di Anthony Obame (l’avversario di Carlo in finale) che piangeva dalla felicità mentre urlava “è mio figlio, è mio figlio”.
- I discorsi, le tattiche e la pre-gara da bar che si faceva prima di ogni incontro.
- La stretta di mano con Petrucci in tribuna d’onore e io con aria tutta tronfia che gli dico “siamo fortissimi”.
- La prima pagina dei quotidiani nazionali il giorno dopo che mi hanno fatto capire che era tutto vero.
La seconda con i miei Ringraziamenti a…
- Carlo e Mauro per averci regalato tutto questo.
- Angelo Cito, Segretario Generale FITA, per aver creduto in questa medaglia da sempre, anche in tempi e momenti in cui tutto sembrava impossibile.
- All’Ufficio Gare: in due quadrienni, ha potuto assistere con orgoglio a 1 argento (Pechino 2008), 1 Bronzo e 1 Oro (Londra 2012).
- Manola, Betta, Davide (Appuntamento a Rio 2016)
- Alla Taekwondo Competition, a Guido, Ludovica, Alessandro; a Roberto e al capo ultrà Matteo.
- Al grande commento televisivo di Veronica Calabrese e Luca Noris
- A tutti quelli che erano lì, a quelli che erano incollati al televisore e a quelli che seguivano i miei tweet deliranti!
- A tutti quelli che sto dimenticando… e so che sono tanti!
Aver appassionato un paese intero non ha prezzo! Grazie Carlo e Mauro!
Un grande Gigi…. solo un grande Gigi…… un grande Gigi….abbiamo un grande Gigiiiii