Oggi #2eurox10leggi avrà il suo Blogging Day!

Quando una donna fa politica, cambia la donna, ma quando tante donne fanno politica, cambia la politica. Michelle Bachelet

Ci siamo. Oggi, il giorno 11 del mese 11 dell’anno 11 #2eurox10leggi avrà il suo Blogging Day. Visto la natura dell’iniziativa, credo che questa giornata sarà particolarmente importante. Senza partecipazione, senza interazione e collaborazione, non si può mettere in (buona) pratica quello che 2×10 sta sperimentando: la Rete la chiama we-democracy o we-governement, o ancora, dalle nostre parti, democrazia partecipata. Attraverso le 10 leggi, le donne hanno scelto di parlare alla politica di temi concreti. E anche se la modalità di farsi pubblicità (acquistare la pagina di un quotidiano) può sembrare un po’ tradizionale, il processo che si sta mettendo in atto con questa iniziativa apre prospettive assolutamente nuove.

Più o meno è andata così. Perché in questo Paese chi ha i soldi può evidentemente comprarsi anche l’indignazione. Di solito il dissenso e la condanna verbale sono strumenti riservati a chi non ha altri poteri, e invece Diego della Valle si è comprato intere pagine di quotidiani (di molti dei quali è pure azionista) per gridare all’Italia la sua indignazione e la sua esaperazione. Tutto condivisibile, e tutto già detto da molti e molte, che però possono comprarsi solo un dominio da 10 euro l’anno per un blog. Quindi con una proposta provocazione su Twitter che invitava le #donne a comprarsi una pagina del Corriere per scrivere 10 leggi inderogabili che le #donne chiedono alla politica è iniziata questa maratona che culmina nella giornata di oggi.

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Le #10leggi

Questo è l’elenco delle richieste di legge. Si tratta di idee discusse e proposte in un’ottica di genere ma nella convinzione che questi cambiamenti possa far progredire l’intera società composta da uomini e donne. Il documento definitivo sarà pubblicato in forma anonima (comparirà solo il numero delle donne che hanno partecipato) su un grande quotidiano nazionale.

1. Legge per il congedo obbligatorio condiviso. Introduzione del concetto di paternità obbligatoria.

2. Legge per la maternità universale. Ovvero ogni donna che sceglie di diventare madre, sia essa single, sposata, lavoratrice dipendente o precaria, deve aver diritto al sussidio di maternità.

3. Legge per la realizzazione di una reale democrazia paritaria. Una legge elettorale che, come quella campana, preveda la doppia preferenza di genere e una presenza al 50 per cento nelle liste.

4. Legge contro le dimissioni in bianco e incentivi per una maggiore partecipazione delle donne nel mondo del lavoro e delle professioni. Obiettivo: la parità ovunque, anche nei salari. 

5. Educazione sessuale e di identità di genere fin dalla scuola primaria su modello di quelle danesi. Istituzione di una Commissione che vigili sull’uso dell’immagine femminile nel mondo dei media.

6. Legge contro la violenza sessuale sul modello spagnolo. Si parte dall’educazione fino alla tutela dei e nei centri di accoglienza delle vittime, all’assistenza legale, alla punizione e recupero di chi opera violenza.

7. Leggi per il finanziamento della costruzione di asili nido di piccole dimensioni ma diffusi sul territorio, e per i tempi pieni di qualità nelle scuole primaria e secondaria di primo grado.

8. Legge che deliberi reali sostegni a tutte le tipologie di nuclei familiari con figli o con anziani a carico. Rivedere anche la legge sulle pensioni di reversibilità che ha danneggiato soprattutto le donne.

9. Una legge sul futuro. Provvedimenti per dare maggiore autonomia, anche economica ai giovani e alle giovani. Sulla proposta di Martine Aubry, finanziare il merito e la realizzazione in tutti i campi: dalla cultura all’industria.

10. Promuovere a tutti i livelli istituzionali, dai Comuni allo Stato Centrale, il Bilancio di Genere, che consente di ripartire in modo equo e più controllato le risorse a disposizione.

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