Noi Italiani quando si parla di storia siamo un popolo strano, non siamo molto orgogliosi della nostra storia nazionale specialmente se questa descrive delle pagine indimenticabili di progresso e democrazia.
Succede quindi che per molti di noi il Gianicolo non è altro che il colle da cui il cannone spara il colpo di mezzogiorno, ma passando in questo periodo da Porta San Pancrazio, si può notare una piccola fila all’entrata dell’omonimo museo Garibaldino che celebra e racconta la stupenda storia della Repubblica Romana durata 5 mesi, dal 9 febbraio al 4 luglio 1849.
In questo breve periodo di tempo grandi menti e grandi personaggi come Garibaldi, Mameli e Manara furono protagonisti insieme ai cittadini romani di una delle più belle e democratiche pagine della storia. I moti del ’48 che coinvolsero tutta Europa durante il Risorgimento e i principi mazziniani di democrazia crearono una rivolta che estromise il Papa dai suoi poteri temporali consegnando Roma ai romani che passò dallo stato più arretrato d’Europa a quello più evoluto fondando la sua vita politica e civile su principi, che sarebbero diventate realtà in Europa solo un secolo dopo (suffragio universale, abolizione della pena di morte e libertà di culto).
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Nei quartieri adiacenti a Porta San Pancrazio prese forma per pochi mesi un’Italia che poi sarebbe rimasta un sogno e che nei termini dei principi ispiratori non si sarebbe mai più realizzata.
Purtroppo però questa grandezza di uomini e di ideali dovette vedersela con le truppe francesi accorse per riportare il Papa nella capitale e per sopprimere la neonata Repubblica. L’eccezionale eroismo che si consumò tra le ville di Villa Doria Pamphili e proprio intorno a Porta San Pancrazio oggi non è altro che un ricordo lontano e una sfilata di busti di marmo che confluiscono fino alla statua di Garibaldi e a quella di Anita a cavallo, la donna che proprio per la Repubblica Romana sacrificò la sua giovane vita. Nelle giornate del giugno 1849 caddero eroicamente numerosi studenti romani e il generale Garibaldi difese con tutte le sue forse la Villa del Vascello sul Gianicolo, ma la battaglia per gli italiani era inevitabilmente perduta.
Fossimo stati americani o di un altro stato avremmo sicuramente ricordato quei mesi del 1849 come il glorioso inizio dell’unificazione del nostro paese, avremmo proclamato una festa nazionale per non dimenticare mai quegli ideali, principi ed eroi e magari amplificando il tutto con una giusta dose di retorica avremmo lanciato una colossale serie di film, ma noi non siamo affatto così e queste cose le minimizziamo o addirittura tendiamo a dimenticarle. Ideali, storia e cultura contrastano di molto con l’Italia del bunga bunga & co.
IL MUSEO:
- Indirizzo: Largo di Porta S. Pancrazio
- Orari martedì – venerdì ore 10 -14 (visite accompagnate ogni 45 minuti)
- sabato e domenica ore 10 – 18 (visita libera)
- 24 e 31 dicembre ore 10 -14
- Chiuso il lunedì, 1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre.
- L’ingresso è consentito fino a trenta minuti prima dell’orario di chiusura.
- Gruppi (max 15 persone) prenotazione obbligatoria 060608
- Visite didattiche e laboratori per le scuole gratuiti prenotazione obbligatoria 06 42888888
- Biglietti Intero 5,50 euro – ridotto 4,50 euro
- Residenti 4,50 euro – ridotto 3,50 euro
- gratuito per le categorie previste dalla tariffazione vigente
- Informazioni e prenotazioni 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00) http://www.060608.it