Buon 25 Aprile a tutti quanti, anche a quelli che… oggi è solo pasquetta, perché forse con le loro frasi sconclusionate e senza senso, con i loro manifesti con fasci e armi littori hanno risvegliato ancor di più il ricordo del giorno che ci ha resi liberi, che ci ha fatto diventare una Patria. Si sta cercando in tutti i modi di gettare del fango sulla Resistenza, raccontando che la storia deve essere riscritta perché c’è chi vuole trovare una sorta di par condicio storica addossando sui partigiani crimini e violenze, negando il ruolo che hanno avuto nel creare quei valori di appartenenza che ci rendono oggi una Repubblica Democratica. L’impegno comune di quei ragazzi che con il loro sacrificio (anche a costo della loro vita), il giorno del 25 aprile 1945 hanno liberato le principali città del Nord Italia dando via a quel processo di identità che si corona con la nostra Costituzione, l’unico modello che ancora tiene in piedi questo paese. Perché la costituzione non dimentica, ma è parte integrante di quello che hanno fatto quei ragazzi (giovani esseri umani come tanti di noi e non semi-dei che non potevano sbagliare) e quindi dobbiamo loro tutto. Chi non si riconosce oggi in questa Festa, non ha il diritto di usare la parola Patria, perché spiritualmente non ne fa parte.
Luigi Fattizzo
Piero Calamandrei Discorso sulla Costituzione agli studenti di Milano 1955